-
Capitolo 2: I Pitagorici
Capitolo 2: I PitagoriciLa filosofia dei pitagorici (dal 6° secolo a.c.) è che il numero è la sostanza delle cose.
Invece dell’acqua (come Talete), dell’aria (come Anassimene) o di altri elementi materiali, i Pitagorici riconobbero il numero come l’elemento, il principio fondamentale di cui sono costituite tutte le cose.I Numeri erano divisi in dispari e pari, ovvero positivi e negativi, maschili e femminili.
L'ordine e la perfezione stanno dalla parte dei numeri dispari, mentre, al contrario, il disordine ed il male stanno sempre dalla parte del pari.
Il Pitagorismo è una filosofia dualistica, nella quale la realtà è spiegata sulla base della contrapposizione tra il bene ed il male, il limite e l'infinito, fra il dispari ed il pari.Furono evidenziate le 10 opposizioni fondamentali:
1) LIMITE – INFINITO
2) DISPARI – PARI
3) UNITA' – MOLTEPLICITA'
4) DESTRA – SINISTRA
5) MASCHIO – FEMMINA
6) QUIETE – MOVIMENTO
7) RETTA – CURVA
8) LUCE – TENEBRA
9) BENE – MALE
10) QUADRATO – RETTANGOLOQuesti opposti convivono insieme nel mondo da un principio di Armonia, e poiché la scienza dell'Armonia è la Musica, i rapporti musicali esprimono la natura dell'Armonia universale.
Di Pitagora sono infatti gli studi numerici sulla produzione di suoni armonici della lira (strumento a corde dei Greci e dei Romani) in funzione della lunghezza delle corde.1, o Monade.
Indica l'Uno, il principio primo.
Considerato un numero né pari né dispari, ma pari-impari.
Geometricamente rappresenta il punto.2, o Diade.
Femminile, indefinito e illimitato.
Rappresenta l'opinione (sempre duplice) e, geometricamente, la linea.3, o Triade.
Maschile, definito e limitato.
Geometricamente rappresenta il piano.
E’ considerato il numero perfetto, infatti venne prescelto dai pitagorici per la classificazione delle cose (che vengono fatte secondo triadi).
Causa di questa concezione è che nelle lingue antiche i primi 3 numeri avevano delle parole etimologicamente distinte per rappresentarli, mentre ad esempio la parola “quattro” in greco e in sanscrito vuol dire “e tre”, il 3 può quindi essere considerato sia il primo che l’ultimo numero, e quindi perfetto.4, o Tetrade.
Rappresenta la giustizia.
Geometricamente rappresenta una figura solida.5, o Pentade.
Rappresenta vita e potere, oltre che il matrimonio (2 3=5).
La stella iscritta nel pentagono era il simbolo dei pitagorici.
5 sono inoltre le dita della mano.6 Simbolo della Generazione, sacro ad Afrodite.
Si nota che i numeri 1, 2, 3 sono i soli tre interi positivi per i quali la somma sia uguale al loro prodotto.
Si può inoltre osservare che questo numero sei, che è somma e prodotto dei primi tre numeri, è il solo numero della decina che sia “perfetto” nel senso aritmetico antico e moderno della parola (la somma dei suoi divisori è proprio uguale al numero stesso).
A sua volta la terza potenza di questo numero è uguale alla somma delle terze potenze di tre numeri consecutivi, poiché come osservò il Bungo (Cfr. Dickson – Hist. II, 550) si ha: 6^3 = 3^3 4^3 5^3, dove 3, 4, 5 sono i lati del triangolo rettangolo “egizio”, l'unico che abbia i lati espressi da tre numeri interi consecutivi.7, simbolo di Atena, della sapienza e chiaroveggenza.
9, rappresenta la giustizia.
E’ la “terna di terne”, e perciò è considerato perfetto.
In Teone di Smirne troviamo i primi nove numeri così
disposti:
1 4 7
2 5 8
3 6 9
Il tre e il nove (in quanto terna di terne) appaiono molto spesso nella magia e nelle cerimonie funebri dell’antichità.
Un esempio è il fatto che i greci chiamassero perfetto il sacrificio detto τριττύς il quale era fatto con tre vittime, cioè un maiale, un ariete ed un becco.
Inoltre le purificazioni dovevano essere ripetute tre volte.
Questa concezione è continuata nei latini, nel cristianesimo e si ritrova in tantissimi casi (pensate ad esempio alla Divina Commedia).
Il 9 è spesso considerato “perfettissimo” anche perché è il primo quadrato di un numero dispari.
Entrambi sono il quadrato di un altro numero e quindi “si possono dividere equamente da entrambi i lati”.10, o Decade.
Numero perfetto.
Infatti secondo la loro concezione astronomica 10 erano i pianeti.
Il numero 10 è considerato un numero perfetto anche in quanto risulta dalla somma dei primi quattro numeri (1 2 3 4) che, disposti su quattro linee in ordine crescente, secondo una rappresentazione grafica puntiforme, formano la tetraktys, cioè il triangolo equilatero formato da 10 punti con il lato di 4.
La tetraktys era considerata figura sacra sulla quale i pitagorici pronunziavano il giuramento di adesione alla scuola.
La figura è inoltre simile al Δ (delta), prima lettera di “decade”.
Inoltre il 10 “contiene” l'intero universo poiché è dato dalla somma di 1 2 3 4 in cui l'1 rappresenta il punto geometrico, 2 sono i punti necessari per individuare la linea, 3 sono i punti necessari per individuare un piano e 4 per individuare un solido.
Il 7 è l’unico numero nella decade che non è né generato, né generante (ἀμήτω e Παρθένος, come Atena).
Infatti è l’unico numero che non si può ottenere come moltiplicazione di numeri precedenti, né con la moltiplicazione con un altro numero dà un numero successivo.
Il 5 non è generato, ma si può notare che è il frutto dell’azione spirituale del 3 sul 4 (visti come cateti del triangolo rettangolo, teorema di Pitagora).
Ancora nessuna risposta. Inizi tu?
Log in to reply.