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compiti prima lezione volo e quidditch di Dafne_granger
Scrivere una fanfiction a tema Quidditch, di qualsiasi tema volete
Dafne si avvicinò agli spogliatoi, tutta tremante, per la sua prima partita di quidditch. Appena arrivata si sistemò in un angolo in disparte per cambiarsi. Dopo aver indossato la divisa di Grifondoro numero 7, andò con i suoi compagni. Tutti parlavano eccitati, solo lei era piena di ansia, ma cercava di nasconderlo sorridendo a tutti e cercando di introdursi nelle conversazioni. Andò vicino al suo migliore amico, Matteo, uno dei battitori e cercò di sdrammatizzare, siccome era anche la sua prima partita, ma lui gestiva molto bene l'ansia. Poi si posizionarono sulle scope in fila, e entrarono in campo. Dafne volò in alto, e osservava i due capitani di Grifondoro e Serpeverde che si “stringevano” la mano. Poi Madama Bumb fischiò e lanciò la pluffa in aria. Dafne cercò con lo sguardo il boccino, che sembrava scomparso, mentre Matteo la avvertiva di un bolide lanciato dal battitore avversario nella sua direzione. Allora Dafne schivò il bolide e si mise a osservare tutto il campo, cercando di non soffermarsi solo su una parte. La sua migliore amica, Desirèè, aveva segnato per ben due volte dall'inizio della partita. Era un'ottima cacciatrice dal punto di vista di Dafne. Grifondoro era in vantaggio su Serpeverde per soli 10 punti. Dopo un po' di secondi, sentì un battito d'ali alla sua destra, si girò e vide una scia dorata che sfrecciava dietro di lei. Allora partì all' inseguimento. Virò e iniziò a rincorrere la piccola pallina d'oro. Il cercatore di Serpeverde la vide e la seguì a ruota. Il boccino si fiondò sempre più in alto, nelle nuvole. I due cercatori si battevano fianco a fianco. Il cercatore di Serpeverde era un ragazzo del terzo anno con capelli neri e occhi azzurri e le spalle larghe, ma era molto agile. Allora Dafne cercò di non farsi incantare dal bel viso e dagli occhi di ghiaccio, perché doveva e voleva avere la pallina dorata tra le mani, e poi lei aveva già qualcuno nel suo cuore. Per questo si concentrò con tutte le sue forze e strinse sempre di più il manico della sua Firebolt, che obbedì ai comandi e piano piano superò la Nimbus 2001 del ragazzo. Poi il boccino inizio a scendere, prima piano piano, poi tutto in una volta scese dritto in basso, verso gli anelli di Grifondoro. Così i due giocatori deviarono e iniziarono a scendere, Dafne davanti al ragazzo solo per pochi centimetri. Sentiva l'aria fredda di fino ottobre che le tagliava il viso, ma il serpeverde si stava avvicinando e non mollava. Perciò iniziò ad allungare braccio, mano e dita per prendere il piccolo tesoro, sempre più vicino, mentre si facevano sempre più vicini anche al prato. Nella discesa diversi bolidi cercarono di disarcionarli, ma Dafne ormai voleva sentire le sue dita chiudersi attorno al freddo metallo del boccino. Mentre stava immaginando questa sensazione, si accorse che non c'era più nessun battito d'ali, e il ragazzo era a pochi metri da lei, a terra, con la scopa in una mano e l'altro braccio sul fianco, che la guardava, incredulo. Lei si era appena schiantata sul prato, e aveva ancora la sensazione del freddo metallo nella mano, ma non era una sensazione: Dafne aveva preso il suo primo boccino d'oro! Tutta la casata si andò a congratulare con lei: avevano vinto 200 a 150. Quella sera nella torre di Grifondoro ci furono festeggiamenti a non finire: burrobirra, succo di zucca, calderotti. torte di melassa, cioccorane, gelatine Tuttigusti+1, patatine, panini, balli, canti e scherzi. Dafne passò una bella serata con tutti i grifondoro e si sentì apprezzata da tutti per la prima volta.
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