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  • Cosa significa "Harry Potter" per voi?

    Posted by Anonymous on Agosto 13, 2017 at 4:35 pm

    Ieri ho visto “Animali Fantastici e Dove Trovarli” in compagnia di alcuni amici che reputo tutti di grande intelligenza, L., M., R. e S.

    Quando il film è terminato, L. e M. erano entusiasti. R. ha preferito non commentare, spiegando che il ritmo del film era stato a volte troppo veloce e che aveva fatto un po’ fatica a seguirlo.

    S. ha voluto esprimere la sua opinione, premettendo che non aveva alcun elemento per giudicare, non avendo sentito il 90% dei dialoghi per colpa della cuffia difettata che indossava, e che non aveva mai visto un film fantasy prima d’ora. Tuttavia, poi ha giudicato, dicendo che il film non era stato di suo gusto, che gli effetti speciali erano stati, a suo parere, eccessivi, e che le creature non l’avevano stupito in quanto Madre Natura ha già provveduto a creare animali stupefacenti che vanno oltre l’immaginazione di qualsiasi essere umano.

    Questo post, però, non è su Animali Fantastici, anche perché ognuno ha la propria opinione e non si può certo costringere tutti ad amare il film. Il prologo era necessario per la discussione che è seguita e che mi ha fatto riflettere parecchio fino all’apertura di questo topic.

    Il discorso si è aperto sul mondo di Harry Potter in generale e S. mi ha detto che questo film non è apprezzabile da persone che, come lui, non hanno letto i sette libri della saga o visto i film precedenti. Io, portando la mia esperienza, gli ho risposto che conoscevo molte persone che, pur non conoscendo le vicende di Harry Potter, si sono appassionate al mondo magico grazie a questo film, senza conoscere né gli antefatti né ciò che avviene dopo (non credo davvero che sia necessario, visto che le vicende di Harry, Ron e Hermione si svolgono negli anni ’90, mentre Animali Fantastici è ambientato nel 1926).
    A quel punto S. ha ribattuto che era sicuro che, se avesse chiesto a ogni fan di Harry Potter o della Rowling di spiegargli la meccanica quantistica, egli non sarebbe stato in grado di rispondergli.

    Quest’affermazione mi ha irritato parecchio, in quanto sottintendeva chiaramente che un fan di Harry Potter non può essere anche una persona intelligente e acculturata. Perché mai le due cose non potrebbero coesistere? Pensavo a me, a voi, ad altri amici potterhead che ho che non sono iscritti al forum, e la cosa aveva sempre meno senso. Insomma, l’intelligenza, la passione, lo studio o l’ambizione non sono certo qualità che mancano, nella nostra comunità.

    Dopo un acceso diverbio, S. ha concluso che magari i fan di Harry Potter possono anche essere brillanti – portando me come esempio – ma che l’unico motivo plausibile per il quale una persona intelligente potrebbe appassionarsi a questo mondo è “per dare un calcio alla schifosa vita di tutti i giorni”. Insomma, Harry Potter significherebbe solamente evasione.

    Anche qui qualcosa non mi tornava.
    Mi ritrovata a chiedermi, per l’ennesima volta, cosa mi abbia portato a legarmi così tanto a questa saga, a questo mondo. E la mia risposta è che i libri di Harry Potter non sono affatto un mondo ideale nei quali vorrei tuffarmi, anzi, mi affascinano così tanto perché sono uno specchio impressionante della nostra società.
    Quante volte avremmo desiderato di possedere una bacchetta magica per porre fine ai nostri problemi? Quante volte abbiamo pensato che la magia potesse essere una soluzione alla nostra terrificante realtà?
    Poi prendiamo in mano i volumi di Harry Potter e vediamo che i protagonisti, muniti di bacchetta magica e di capacità eccezionali, hanno gli stessi nostri problemi, impotenti come noi “normali” davanti all’amore non ricambiato, alle pene adolescenziali, al loro aspetto fisico, ai rapporti interpersonali, alle malattie, alla morte (e così via).
    Anche loro hanno politici corrotti, giornali di parte e giornalisti avidi che non fanno che lucrare sulle disgrazie, insegnanti incompetenti, la politica che è un caos; fanno parte di un sistema che non funziona, e che non può funzionare semplicemente agitando una bacchetta.

    Questo amo di Harry Potter. In realtà, quando prendo in mano un libro, non mi ci tuffo per entrare in un mondo ideale dove i miei problemi scompaiono, ma leggo di ragazzi e adulti che sperimentano cose che posso comprendere e per cui posso commuovermi, o divertirmi, o arrabbiarmi. Proprio come nel mondo reale.

    Un’altra cosa: tanta gente sente “Harry Potter” e pensa alla storia di un maghetto occhialuto che fa incantesimi, ma l’elemento meraviglioso della saga è che in realtà tutto ciò è solo un contorno. “Harry Potter” parla di valori importanti: insegna l’importanza dell’amore, dell’amicizia, della solidarietà, il potere dell’intelligenza, l’unicità nell’essere diversi. Parla di quanto sia difficile crescere, e di quanto, anche una volta cresciuti, sia comunque difficile rassegnarsi e accettare le dure prove che la vita ci mette davanti. “Harry Potter” ci insegna che siamo più forti se ci uniamo, così se siamo più deboli se divisi; che ognuno di noi è eccezionale, ma che si può sempre essere migliori se ci si circonda della compagnia giusta; che le nostre scelte ci definiscono, e che non è mai troppo tardi per diventare ciò che davvero vogliamo essere. E ho appena scalfito la superficie.

    E qui arriva la domandona: cosa rappresenta Harry Potter per voi? Perché vi siete affezionati così tanto a questo mondo tanto magico quanto realistico? Io ho provato a dirvi la mia, sarei molto curiosa di sentire le vostre esperienze e le vostre opinioni.

    A presto :studio:

    Herm *.*

    Anonymous ha risposto 7 anni, 5 mesi fa 0 Mago · 0 Risposte
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