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  • Dieci Piccoli Indiani

    Posted by Anonymous on Luglio 20, 2017 at 5:51 pm

    Ciao per la seconda volta!! 😀

    La premessa è più o meno la stessa:
    Abbiamo spesso parlato di Agata Christie (e in particolare di “Assassinio sull'Orient Express” e di “Dieci piccoli Indiani”) nelle discussioni riguardanti i libri preferiti, senza però mai soffermarci in modo analitico sull'argomento, quiiiiindi ho deciso di aprire due topic freschi freschi per questi due libri stupendi, in modo da poterne fare con voi un commento approfondito *.*

    Ora è il turno di “Dieci Piccoli Indiani”.

    Credo che questo sia il mio libro marchiato A.C. preferito in assoluto, l'avrò letto almeno trenta volte – vi giuro che non sto esagerando – e non mi stanca mai, riesce sempre a mettermi i brividi lungo la schiena e ad assicurarmi sonni non troppo tranquilli :rotolo:
    Un'altra cosa incredibile è che il libro è stato pubblicato negli anni '30, e riesce ancora oggi ad affascinare tantissimi giovani lettori. Penso che non ci sia nulla come la prova del tempo per garantire la qualità di un buon romanzo.

    Penso che anche qui andrò per punti^^

    1) I personaggi
    L'introspezione in questo libro è veramente straordinaria: i tratti dei personaggi vengono descritti con una precisione disarmante, tanto che sembrano saltare fuori dalle pagine. Ce ne sono alcuni a cui sono affezionata e altri che non sopporto, vi dico le mie opinioni e sono curiosissima di sapere anche le vostre!

    Vera non mi è mai stata simpatica. Trovo che sia irritante e incostante, un minuto prima fredda come il ghiaccio e un minuto dopo preda di crisi isteriche o di allucinazioni. Nel libro si continua a dire che ha un eccezionale sangue freddo – e in effetti non si fa problemi a sparare a Lombard malgrado fosse il suo unico alleato sull'isola – tuttavia è continuamente soggetta a sbalzi d'umore che la fanno apparire squilibrata. Il suo delitto, pur non essendo un delitto vero e proprio, ha prodotto la morte di un bambino e la perdita del suo amore, quindi non le è servito a nulla. Credeva davvero che lasciando morire Cyril le cose si sarebbero sistemate? Che Hugo non si sarebbe accorto di nulla?
    Ultima cosa: alla fine è felicissima di essere viva, eppure si lascia suggestionare dallo scenario che Wargrave ha preparato per lei. Perché impiccarsi, se sei tanto attaccata alla vita? Posso capire tutto, l'atmosfera, la particolare situazione, però… qualcosa in lei non mi torna, :suspect:

    Philip Lombard, a dispetto di quello che si può pensare, mi è sempre stato simpatico. Un uomo forte, simpatico, ma anche leale, che non fa mistero del suo istinto di auto-conservazione ma che cerca anche di aiutare come può. Credo che tra tutti sia il mio preferito. Ovvio che sono tutti assassini, quindi non ce ne può essere uno moralmente irreprensibile, ma almeno lui è coerente fino alla fine. Cerca di non perdere mai la ragione e di riflettere su cosa possa mettere in difficoltà l'assassino. Pollici in su per lui  :ok:

    Blore è un uomo d'azione, anche se non troppo intelligente. Non l'ho mai trovato né simpatico né antipatico. Diciamo solo che, all'inizio, mi sembra abbastanza inverosimile che si inventi la storia del Sud Africa così, su due piedi. Se sapeva di doversi inventare un'identità, perché non ci ha pensato prima? Scemitudine :nuo:

    Armstrong è estremamente vulnerabile. Crede di potersi fidare di Wargrave solo grazie alla sua posizione sociale, eppure lui per primo dovrebbe sapere bene che la posizione sociale non assicura una moralità integra. Non si prende neanche il disturbo di leggere la dannata filastrocca e va bello tranquillo con Wargrave con gli scogli proprio al momento di “uno un granchio se lo prende”. Ma insomma! Penso che, tuttavia, più che totalmente sprovveduto, sia talmente tormentato dai demoni del suo passato e dal terrore della situazione presente da non riuscire più a ragionare con chiarezza.

    Che dire di Wargrave? E' una delle menti criminali più brillanti di sempre. Totalmente malvagio. Ma sinceramente non capisco moltissimo l'ordine in cui ha voluto uccidere i suoi “negretti”: egli afferma di aver voluto lasciare quelli con le colpe più gravi alla fine, per far loro sperimentare l'altissima tensione e il terrore che si va creando nella casa man mano che il tempo passa, eppure, per esempio, Anthony Marston, che ha ucciso due bambini, viene avvelenato per primo, “perché i giovani sono privi di moralità e non capiscono le conseguenze delle loro azioni”. Ecco… come dire…  :facepalm: Io avrei fatto diversamente :rotolo:
    Comunque Wargrave riesce davvero a ingannare tutti. Rileggendo il libro, ci sono dei piccolissimi indizi che portano a lui, ma a una prima lettura non si può essere certi della sua colpevolezza, anche perché è lui stesso, furbo come un diavolo, a sottolineare, quando qualcuno muore, che “egli ha provato la sua innocenza troppo tardi”. Quindi quando anche lui fa il finto morto aiutato da Armstrong, non ti passa più per la testa di sospettarlo  (perché io fino a quel punto ero certissima che fosse lui U.N.Owen) :rotolo:

    Emily Brent mi repelle. In generale, non sopporto la gente bigotta, quelle persone che credono che Dio provveda a tutto, azzerando, di fatto, il libero arbitrio. Più che altro non reggo l'ipocrisia di una persona che se ne sta vestita di tutto punto a leggere la Bibbia e poi non prova un minimo di pietà, per l'appunto, cristiana, per una ragazza incinta sotto le sue dipendenze. La durezza di questa donna, la sua austera severità, non fanno che aumentare la mia sensazione di repulsione nei suoi confronti: solitamente, una persona che segue davvero i dettami cristiani, dovrebbe seguire ciò che Dio insegna, ovvero la fratellanza, l'amore, la solidarietà, mentre Miss Brent esprime i valori esattamente contrari. Insopportabile  :argh:

    I coniugi Rogers sono abbastanza anonimi, forse quelli che sono riuscita a inquadrare meno: sommariamente, sembrano brave persone, piuttosto devote al loro lavoro, cordiali, disponibili – lui più di lei. Non credo di avere dati per esprimere ulteriori pareri su di loro.

    Il generale Macarthur mi fa una grandissima tenerezza. Dev'essere tremendo amare qualcuno e poi scoprire di essere tradito, oltretutto non solo da tua moglie, ma anche da un amico di cui ti fidi. La cosa che mi intenerisce più di lui è che non ha minimamente sospettato della tresca finché non ha avuto le prove sotto il naso. Era felice che la moglie provasse simpatia per l'amico, credeva fosse legata a lui da un sentimento materno, completamente dimentico che i due erano praticamente coetanei. Ovviamente non giustifico il delitto, ma dev'essere uno di quelli che ha sofferto di più. E in qualche modo non si è mai liberato del dolore. E riesce a sentire, non so come, già al suo arrivo sull'isola, che non se ne andrà più, che lì è dove tutto avrà fine. Ancora non sono riuscita a capire bene il perché, però. Povero 🙁

    La descrizione iniziale di Anthony Marston è gloriosa: in macchina, coi capelli scompigliati dal vento, sembra un dio greco, l'incarnazione della bellezza, della vita stessa. E' un paradosso che sia proprio lui il primo a morire. Per il poco che si legge di lui, però, non è uno stupido: messo davanti alla sua colpa, ci riflette. E' un po' più temerario del dovuto, effettivamente, anche se si può dire a suo favore che quando così ingenuamente brinda al delitto, non ci sono ancora prove che U.N.Owen sia un pazzo assassino e che tutti siano in immediato pericolo di vita, né ci sono già state vittime. E' un giovane un po' sfrontato, ma sull'isola ci sono persone decisamente peggiori, a mio parere   :P:

    2) L'atmosfera
    Come ho già scritto in precedenza, l'atmosfera di questo libro è veramente inquietante. La forma dell'isola, il fatto che sia completamente nuda, senza nascondigli, la casa lussuosa e moderna, la descrizione dei pensieri dei personaggi senza scrivere, però, a chi sono attribuiti… tutto contribuisce a creare un clima in cui il lettore si ritrova terrorizzato e affascinato, catapultato tra dieci persone, di cui una è un assassino estremamente ingegnoso. Ma quale?
    Di questo sono curiosissima: quale è stato il momento che vi ha inquietato di più?
    Io ricordo di essere stata agghiacciata, più che da tutti i delitti, da un particolare scritto nella lettera di confessione di Wargrave. Lì, egli afferma di aver guardato Vera mentre si impiccava, e di aver poi tolto la sedia e sistemato tutto con ordine. Ecco, quella cosa mi ha sconvolta. Insomma, l'idea che da quando Wargrave sia stato considerato morto, in realtà fosse in casa a spiare quello che succedeva, mi mette addosso una grandissima tensione. Lui che dà appuntamento ad Armstrong di notte e poi lo spinge giù dagli scogli. Lui che dalla camera di Vera fa cadere l'orologio a forma d'orso fracassando il cranio a Blore. Lui che guarda Vera sparare a Lombard e le prepara il cappio per impiccarsi. Tutto ciò indisturbato, perché tutti credevano fosse andato all'altro mondo. Mi fa accapponare la pelle.

    3) Gli investigatori siete voi
    In questo romanzo manca totalmente la figura dell'investigatore, e quindi il lettore è portato inconsciamente e quasi morbosamente a scoprire il colpevole. Voi di chi sospettavate?
    Come ho detto prima, fino alla sua (simulata) morte, io non avevo dubbi che il colpevole fosse Wargrave. Proprio per le ragioni esposte da Lombard a Vera e per quelle esposte dallo stesso Wargrave nella lettera di confessione. Dopo, non riuscivo proprio a raccapezzarmi :nuo: Ho spostato i miei sospetti su Armstrong, come credo tutti, verso il finale, anche se sinceramente continuava a non tornarmi qualcosa.
    Non ho MAI sospettato di Marston, Macarthur, dei Rogers e di Lombard. Diciamo che su tutti gli altri ci ho fatto un pensierino :rotolo:

    La gravità dei delitti
    Riagganciandomi a un discorso che ho cominciato prima, ero curiosa di farvi una domanda.
    Adottando il metodo di Wargrave, ovvero punire per primi quelli dal reato meno grave fino ad arrivare ai peggiori, quale sarebbe la vostra classifica? Come avreste agito voi, se foste stati U.N.Owen?
    Penso che la mia sequenza sarebbe stata Rogers 1 – Rogers 2 – Macarthur – Lombard – Blore – Brent – Marston – Armstrong – Vera, anche se ovviamente la mia opinione è influenzata anche dal mio giudizio personale e poi ci sono delle sfumature che fanno cambiare la classifica di pochissimo :noncapisco:

    Okay, direi che ho scritto abbastanza, adesso la parola a voi! *.*
    Herm  :studio:

    Anonymous ha risposto 7 anni, 8 mesi fa 0 Mago · 0 Risposte
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