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Il Lord della Pelle di Serpente
Salve, studenti, studentesse, insegnanti e fantasmi di Hogwarts!
Vi chiederete chi io sia; ebbene, sono qui per rivelarvelo. Il mio nome è Lord Calvin Candle, ultimo erede della nobile ed illustre casata purosangue dei Candle, nome che un tempo ispirava timore e riverenza. Perché non l’avete più sentito nominare, vi chiederete? Ah, infamia! Tremo al sol pensare. Offesa mi fu arrecata, e a questa l’oblio delle giovani generazioni si è andato a sommare.Io nacqui il 31 Ottobre 1031, in quella gloriosa epoca in cui Hogwarts fu fondata. Allora i quattro (Serpeverde, Corvonero, Tassorosso, Grifondoro) ancora vivevano nel castello in relativa armonia. E io, misero, fui studente sotto la loro ombra. Principio della mia sfortuna furono la mia retta e giusta curiosità e la mia sete di potere, che mi portarono a voler conoscere e scoprire più di quanto fosse lecito.
Fu così che, giunto al mio diciassettesimo compleanno, trovai l’ingresso ad un luogo, scuro, malefico, pregno di magia oscura… ma no! non posso dirne il nome. Troppo sacrificio mi richiederebbe. Entrai in questo luogo, per non uscirne più; morte mi sopraffece in questo corridoio angusto e oscuro, tramandato nelle leggende eppur dimenticato, il Corridoio della Pelle di Serpente!
Ma ancor più triste il mio destino doveva essere della sola morte; rimasi legato per mille lunghi anni al luogo della mia dipartita, smanioso di andarmene eppure impotente di farlo. Tutto questo, pochi anni or sono, è finalmente cambiato.
L’ultimo erede detentore dell’oscuro potere di possedere il mio luogo di afflizioni è morto, e con lui parte della magia del luogo. Per la prima volta ho sentito l’alito della libertà; e qualcuno di voi già forse mi ha potuto scorgere mentre azzardavo qualche faticoso passo a pochi metri dalla mia eterna prigione.
Tutto ciò sta per cambiare. Il Giorno dei Morti, Halloween, sta per arrivare! Una settimana, una sola, mi è concessa, al di fuori dei miei lacci, per tornar fra voi, a Hogwarts. E proprio fra voi troverò colui che sia disposto ad aiutarmi; qualcuno che ne sia in grado, qualcuno che abbia cuore nobile e puro, un intelletto sopraffino, una lealtà sconfinata, e un’ambizione senza fine: perché solo colui che unisce dei Quattro le virtù potrà dei Quattro sciogliere la maledizione.Apprestatevi dunque alle mie prove, giovani baldanzosi, sarete ricompensati. Ma se qualcuno di voi oserà sottrarsi al grato impegno, subirà la mia ira più infame! La mia cella diventerà la sua, e la mia vita parrà la più bella di tutte al suo confronto. Preparatevi, dunque, e armatevi di bacchetta. Una settimana avrete tempo; di più non un momento.
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