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Pontebabbana :)
Ho promesso ad Icon che avrei aperto questo topic. Scrivo ora, prima di andare a dormire, perché i ricordi che ho impressi rimangano freschi e vivi mentre scrivo.Â
Sono arrivata dopo un viaggio lungo ma privo di sorprese(non come quello che mi avrebbe aspettato al ritorno) alla stazione di Pontebabbana dove ho visto Icon ad aspettarmi. E’ stato così bello poterlo riabbracciare e sentirlo ancora vicino! Un’emozione che non si può descrivere.Â
Mi ha fatto fare un tour di questa graziosa località fondata da maghi, ma nella quale vivono principalmente babbani e i pochi maghi rimasti (tra cui, ovviamente, il mio amico Icon)vivono in incognito.
In quel momento il paese era totalmente sgombro di babbani ed il tempo mi è parso dilatarsi, in un’atmosfera quasi onirica.Â
Dopo cena siamo andati a pattinare sul ghiaccio, ed è stato stupendo. Una pista magnifica e con poca gente e un ghiaccio perfetto. Altro che quelle di Firenze! Icon mi ha insegnato a fare l’incrociato e ad andare all’indietro (vabbè, quello non è che abbia imparato a farlo tanto bene) e l’angelo nel pattinaggio di coppia. Tutto ciò mentre lui in realtà teneva una lezione a due ragazze.
Il giorno dopo abbiamo fatto provviste di cibo (ora che ci penso le mele non si sono mangiate, potevo chiedertene una per il viaggio -.-“) e siamo andati alla baita Abbiamo fatto un pezzo in bici, ma poi abbiamo proseguito a piedi, perché io non è che sia proprio una pedalatrice professionista
 Â
La camminata che abbiamo fatto è stata bellissima.E quei monti sono qualcosa di indescrivibile. Vale la pena di venire per poter vedere anche solo per un secondo la poesia di quegli alberi, dove il rosso, il giallo e diverse tonalità di verde contrastano dipinti con pennellate sicure, mentre il marrone e il grigio sfumano confondendosi con l’aria che li avvolge e per poter ascoltare il canto regolare del fiume, unico suono che ricorda lo scorrere del tempo.Â
La baita di Icon è eccezionale! E’ così.. baita! Ha anche il tipico odore da baita (che fino a quel momento io non conoscevo). E quando mi sono sporta dalla finestra, davanti a quei colori così irreali ma così tremendamente vicini, alla vastità di quegli spazi contornati dalle montagne, mi si è stretto lo stomaco e mi è venuta voglia di piangere lacrime di gioia, gioia che sentivo troppa per contenerla da sola.Â
Ok, non voglio fare l’elenco della spesa di tutto quello che abbiamo fatto, comunque dico ancora che ho imparato ad usare un po’ di attrezzi per costruire cose col legnoÂ
Dopo una cena con la sorella di Icon ed il suo fidanzato, oltre ad altri parenti e/o amici (che non ho ancora capito chi siano, ma vabbè), siamo andati al cinema e ci siamo fatti un giretto per Udine (quindi mi sono vista anche quella
 ).
Domenica scattava l’ora solare e né io né Icon ce ne siamo ricordati. Conseguenza: io mi sono svegliata prestissimo e Icon ha continuato a dormire.Â
La mattina abbiamo fatto una camminata tra le trincee della 1° guerra mondiale dove Icon ci ha fatto da guida (dico “ci” perché eravamo con suo padre, il quale continuava a parlare con accento fiorentino).
Poi siamo tornati ed abbiamo fatto una cosa che non posso rivelare Tranquilli, lo saprete presto
Â
E poi beh, c’è stato il pranzo dalla nonna di Icon *.* E poi, purtroppo, sono cominciati gli addii.Â
La simpatica stazione di Pontebabbanaera chiusa e i treni non passavano -.- Vi risparmio i particolari, ma il punto è che sono rimasta a Pontebabbana diverse ore in più (ed ho pure ripattinato ancora).Â
Potrei dire “fortunatamente”, ma, a parte il fatto che sono arrivata a Bologna ad un’ora indecente (come vedete dall’orario del topic -.-), questo non ha fatto che prolungare l’agonia dell’addio, perché ormai avevo già realizzato che stavo per lasciare quel meraviglioso luogo e soprattutto Icon.
Mi auguro con tutto il cuore di tornare il più presto possibile..
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