Harry Potter e la psicologia: Sibilla Cooman
Siamo sicuri di conoscere bene i personaggi della nostra saga preferita? O forse possiamo scavare ancora un po’ di più?
Non sono la prima persona su internet a pensare di associare Harry Potter e la psicologia, si tratta di un esercizio di stile, certamente non di fare delle vere e proprie diagnosi. Per una vera diagnosi è necessario incontrare le persone, parlarci, fare dei test e questo (purtroppo o per fortuna) non è possibile con i personaggi della saga di Harry Potter. Tuttavia credo che potrebbe essere interessante fare qualche tentativo: da una parte è piacevole perché parliamo di personaggi che amiamo, dall’altra è un’occasione per fare un po’ di divulgazione. Sono una studentessa di psicologia, ho una laurea triennale, non sono pronta per curare persone ma mi fa piacere parlare della materia che studio, sempre con il massimo rispetto e il giusto grado di cautela. Vorrei provare quindi a utilizzare i personaggi della saga che amiamo come esempi per parlare di disturbi psicologici senza dimenticare che è impossibile diagnosticare un personaggio immaginario.
La scorsa volta abbiamo parlato del disturbo schizoide di personalità e del disturbo da stress post traumatico associati a Severus Piton, questa volta invece vorrei esplorare il personaggio di Sibilla Cooman (Trelawney) e del disturbo schizotipico di personalità.
Il disturbo schizotipico di personalità
Il disturbo schizotipico di personalità è caratterizzato da pensieri e comportamenti insoliti ed eccentrici, distacco interpersonale e sospettosità. Gli individui con questo disturbo possono manifestare convinzioni strane o pensiero magico, ad esempio la convinzione di poter leggere nella mente degli altri e di poter prevedere il futuro. Sono comuni le idee di riferimento (convinzione che gli eventi abbiano un significato particolare e insolito specificamente per loro). Sono spesso sospettosi e preoccupati che gli altri possano far loro del male. Inoltre sono soggetti a illusioni ricorrenti come l’avvertire la presenza di una forza o di una persona che in realtà non c’è. Il loro eloquio è caratterizzato talvolta da un uso delle parole insolito e poco chiaro. Anche il comportamento e l’aspetto possono essere stravaganti; ad esempio, possono parlare da soli oppure indossare abiti sporchi o trasandati. Inoltre manifestano un impoverimento e un appiattimento dell’affettività e tendono a estraniarsi dagli altri.
Quindi le persone con disturbo schizotipico di personalità di solito si comportano in modo insolito, hanno credenze insolite e aggrappano a queste così fortemente che si isolano dalle relazioni normali. In effetti la professoressa Cooman sembra sempre persa nei suoi pensieri, per essere più precisi, in pensieri di sventura o di morte. Insegna divinazione, quindi tutto questo non dovrebbe essere insolito ma il problema sopraggiunge quando si prende in considerazione il fatto che nessuno le crede e ufficialmente soltanto due sue profezie possono essere considerate vere. Il successo della professoressa Cooman come divinatrice sembra più dovuto alla sua famosa antenata Cassandra Cooman e al suo modo molto drammatico di esprimersi che alle sue capacità. Anche il suo aspetto è molto particolare, Harry la descrive come un “grosso insetto luccicante”: indossa spessi occhiali, strati di scialli e molteplici braccialetti tintinnanti. La professoressa Cooman non viene vista spesso in giro per il castello, tende a rimanere isolata nella sua torre (forse viene esclusa proprio per il suo atteggiamento) e sembra avere una particolare predilezione per lo sherry.
Sibilla Cooman ha un disturbo schizotipico di personalità?
La risposta più corretta è che non possiamo saperlo ma se proprio dovessimo usare questo personaggio com esempio credo che questo sia il disturbo più adatto: possiamo individuare un comportamento e un aspetto stravaganti (o comunque considerati tale dalle persone con cui interagisce), una modalità di pensiero insolita e una propensione per l’isolamento.
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