Hermione è nera, ma nessuno si domanda perché è stata scelta.
Da qualche giorno lo staff della nuova piece teatrale Harry Potter and the Cursed Child, ha rivelato nomi e foto degli attori che interpreteranno sul palco i benamati Harry, Ron ed Hermione. Inutile dire che il mondo del web si è scatenato in una battaglia sul colore della pelle di Noma Dumezweni.
Una Hermione di colore?! O.O
(cfr. commento dell’utente medio di fronte alla notizia)
J.K. Rowling si è abilmente preparata allo schock. Poco dopo, infatti, sul suo account Twitter ha difeso la nuova versione di Hermione, dichiarando che lei ne è innamorata e che nei libri non ha mai specificato che aveva un colore di pelle chiara.
A parte il fatto che più volte nella saga cartacea abbiamo riferimenti alla pelle pallida di Hermione o che un’estate torna molto abbronzata dalle sue vacanze in Francia, qual è il vero punto della questione? Attualmente ci sono due fazioni che si contengono il gioco:
1. Hermione è bianca, perché è sempre stata bianca.
È così nelle pagine e nei disegni dei libri, è così nei film. Una posizione forse un po’ troppo radicale e tradizionalista?
2. Hermione è di colore? Si, perché non si può discrimare.
È la posizione odierna del politically correct – che alla fine ha intrapreso anche J.K. Rowling – per cui tutto va bene, bisogna amare tutto, non si può dire niente su qualsiasi argomento per non offendere nessuno.
Può esistere un’altra posizione?
Dopotutto la prima posizione è causata dal fatto che siamo troppo abituati ad essere ancorati ad un’immagine di Hermione. Pensiamoci un attimo. Prima che uscisse il film Harry Potter e la Pietra Filosofale, ogni singolo lettore aveva nella sua immaginazione la sua versione di Hermione Granger (ci sarà sicuramente chi se l’è immaginata alta, con i denti dritti e i capelli lisci e biondi, anche se nel libro c’è scritto tutt’altro), ma nel momento in cui è incominciata la Pottermania by Warner Bros., siamo tutti stati abituati a vedere Hermione come Emma Watson, o vicini a questa immagine nei disegni illustrati di grande disegnatori per libri.
Ma nemmeno il politically correct è una posizione entusiasmante. Per paura di dire qualcosa che urta qualcuno, tutto va bene. Ma se tutto va bene allora non esiste più una posizione.
Harry Potter and the Cursed Child rappresenta sicuramente un’opera importante, dato che è stato ufficializzato come l’ottavo capitolo della saga di Harry Potter, con la firma della sua creatrice. Possiamo però renderci conto che questa volta si sale sul palco di un teatro, e che gli attori possono anche cambiare nel tempo e nelle rappresentazioni (se una sera si ammala Noma Dumezweni, cosa facciamo?). Credo che la questione stia nel cuore del nuovo racconto che l’anno prossimo conosceremo. A Noma Dumezweni va l’augurio di fare un’interpretazione eccellente del personaggio di Hermione: è possibile lasciare aperta la possibilità che ci stupisca sul palco? Io credo di sì. Saremo contenti, saremo delusi. Diamole almeno la possibilità di provarci, poi giudicheremo nero su bianco.
Nel frattempo vi auguro un buon Natale! Per tutto il resto: Fatto il misfatto!, Nox!
Questo articolo è frutto della personale opinione dell’autore e non può essere interpretato come frutto della redazione di GiratempoWeb.net.
Commenti