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- Maghetto
Boh, ma secondo me tutti i rapporti sono diversi e anche il sentimento d’amore che si prova per ogni persona è unico. In Anna Karenina c’è scritto tipo “se esistono tanti ingegni quante teste, esistono tanti tipo d’amore quanti cuori”, questa frase mi è rimasta impressa e penso che sia assolutamente vero. Non solo, ma ognuno prova un sentimento diverso per ogni persona per cui prova una sorta d’amore.
Però si può chiamare “amore” ogni sentimento d’affetto veramente profondo e “intimo”, nel senso che si sente l’altra persona parte di noi stessi, si soffre sinceramente quando sta male, ci fa star bene nel profondo vederla felice. Non solo perché semplicemente “ci fa piacere”.
Poi, sì, la conoscenza dell’altro si può acquisire solo frequentandolo tanto, quindi va a finire che si conoscano le abitudini dell’altro, il suo modo di pensare, lo si capisca con uno sguardo… Il fatto di conoscere i suoi pensieri e la parte di lui che magari fa meno vedere agli altri, ti rendono in sintonia tanto con quella persona. E questo contribuisce a fartela sentire parte di te e quindi va a rafforzare l’amore. I frequenti sguardi complici sono uno dei più bei gesti d’amore secondo me, secondi solo agli abbracci.
Non dividerei il ruolo del “migliore amico” dagli “altri amici” perché, appunto, questi sentimenti sono qualcosa di molto soggettivo. Io ho un “migliore amico” ma lo chiamo così soprattutto perché ci frequentiamo tantissimo e il nostro legame è andato rafforzandosi con la conoscenza e infine la convivenza, ma ho altre amiche che amo profondissimamente, anche se ognuna in modo diverso. Ma sempre amore è.