La magia grafica di Animali Fantastici e Dove Trovarli
Dietro a un grande film sulla magia ci sono sempre dei grandi… effetti speciali! Ecco cosa nasconde Animali Fantastici e Dove Trovarli.
Con 4 nomination ai VES Awards per gli effetti speciali e a sole due settimane dagli OSCAR, la ImageEngineVFX ha rilasciato uno spettacolare video dedicato alla realizzazione della grafica digitale impiegata in Animali Fantastici e Dove Trovarli.
Oltre ai numerosi green screens (schermi verdi) impiegati per realizzare ambientazioni e fondali digitali, il team grafico ha dovuto fare i conti con la gran quantità di creature da realizzare interamente al computer. Non sono da tralasciare i frame per secondo: se le scene normali sono state girate ad ‘appena’ 88 scatti al secondo, per alcune creature ce ne sono voluti addirittura 840.
Il team grafico ha anche dovuto confrontarsi con qualcosa che risultasse insieme reale e dotato di vita propria. Con esseri come il Graphorn, il gigantesco smilodonte, sono stati presi in riferimento rinoceronti, elefanti, ippopotami e felini: l’enorme creatura doveva risultare sia possente sia aggraziata.
Inoltre vi era il problema delle proporzioni: quanto è grande un Graphorn? A volte non basta avere a disposizione la vulcanica mente della scrittrice. “Abbiamo introdotto molte idee per movimento ed estetica, aiutandoci con i nostri stessi pensieri e facendo ricerche sull’esatta grandezza che avrebbe dovuto avere il Graphorn per essere adeguato alla scala”, ha spiegato Martyn Culpitt, supervisore VFX di Animali Fantastici. Pare infatti che si siano ispirati al Velociraptor del Jurassic World per riuscire a rendere il Graphorn sufficientemente realistico.
E anche dopo aver realizzato il modello al digitale, c’è da contare la presenza umana. “Abbiamo dovuto lavorare sulla rifinitura di quei dettagli fin proprio alla fine del film”, ha detto Culpitt. “E’ davvero complesso con ognuno dei modelli e dei personaggi; c’è la superficie di lavoro, ci sono i capelli, ci sono moltissimi bordi di epidermide sporgenti e di superfici rigide, così come parti di pelle morbida. Tutto dev’essere mappato per dare un effetto realistico”. Per la scena in cui il Graphorn “abbraccia” Newt è stato addirittura necessario ricreare un Newt digitale con abiti digitali.
Caso analogo ma allo stesso tempo diversissimo è quello delle creature alate. Il team grafico si è dovuto cimentare con una sfida del tutto nuova: il Velenottero. “Questa è stata una grossa sfida, e ha richiesto molte riflessioni accurate su come approcciarci al meglio”, ha detto Andrew Kaufman, coordinatore Image Engine’s R&D.
Il team di animazione ha anche dovuto considerare la scala della creatura e come si sarebbe dovuta muovere in ognuna delle sue differenti forme. “Nella scena in cui si appende alle dita di Newt, lo pensammo come un ‘mocciolo’; avrebbe dovuto ciondolare lì, ma con un certo equilibrio”, ha svelato Jeremy Mesana, supervisore alle animazioni.
Nella sua forma “di animale”, il Velenottero ha delle ali membranose e un aspetto vagamente associabile al pipistrello.
Caso a parte è stato quello della “quinta bestia”, come definita dal team grafico. Si tratta della Pozione della Morte, in cui Tina viene lentamente calata per essere giustiziata. “La pozione non interagisce davvero con i personaggi; avevamo bisogno di renderla quasi una creatura, e di fare in modo che minacciasse il personaggio in questione, come se stesse sul punto di afferrarla” ha spiegato Culpitt. Nonostante fossero già a lavoro iniziato, i ragazzi della Image Engine pensarono di trasformare la pozione iniziale in qualcosa che somigliasse al mercurio, e che comunque fosse notevolmente più spaventoso. “Rifare quegli effetti per più di due mesi è stata una sfida, ma ci pregiamo di poter affermare che la Image Engine è composta da membri altamente qualificati ed efficienti”.
Potete vedere la ricostruzione dell’incredibile lavoro grafico svolto dalla Image Engine nei video qui sotto:
Commenti