Alla scoperta dei segreti di Animali Fantastici e Dove Trovarli – Parte 2

Continuiamo il viaggio dietro le quinte di Animali Fantastici e Dove Trovarli: in questa seconda parte vedremo le persone che faranno grande questa saga.

David Yates, ormai nel suo elemento da molti anni, scherza sulla difficoltà di metter su un progetto di tale portata: definisce “un gioco da ragazzi” tornare a dirigere la nuova avventura firmata J.K. Rowling, visto che la squadra con cui sta lavorando per la trilogia lo ha accompagnato anche per tutta la realizzazione dei film di Harry Potter. Lo script è piaciuto da subito a tutti ed è stato definito “affascinante, commovente e tenero”, ma Yates lo reputa anche “liberatorio”: è stata una sfida tutta nuova poter addentrarsi in una parte della Storia del Mondo Magico non ancora esplorata.

Se per Yates il ritorno alla magia non rappresenta una novità, per la Rowling è stata invece l’occasione di provare qualcosa di totalmente nuovo: è alla sua prima sceneggiatura, e deve a Yates e all’immancabile Steve Kloves parte della buona riuscita, che l’hanno sostenuta e consigliata in ogni istante. “Di solito una nuova scenografia comporta anche mesi di lavoro dopo essere stata sottoposta alle note del regista, ma Rowling ci ha messo solo pochi giorni, perché non sapeva che è così che si svolgono le cose” ha confessato Yates. “Si è trattato più che altro di semplificare, piuttosto che aggiungere nuove sequenze e nuove idee per tutto il tempo“. Il regista ha anche lasciato intendere che alcune delle scene tagliate nel primo film potrebbero essere riproposte nei due film successivi.

Un dettaglio che potrebbe sembrare poco rilevante risulterà invece essere in evoluzione nei momenti successivi. Yates ha parlato di un personaggio i cui poteri sembrano essere stati in qualche modo ‘repressi’, ma che con il tempo libererà la sua forza magica. E’ ormai chiaro che si tratta di Credence Barebone, il figlio adottivo di Mary Lou (interpretata da Samantha Morton), la quale sarà a capo del gruppo Second Salemers. Il personaggio di Ezra Miller vivrà una vera e propria evoluzione, anche grazie all’influenza che avrà su di lui l’Auror Percival Graves.

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Credence non sarà il solo personaggio ad avere un ruolo di spicco nella storia, anzi: sembrerebbe proprio che tutti i personaggi siano destinati ad essere dei protagonisti. Via via che la storia si svolgerà saremo in grado di apprendere la storia di ognuno di loro in modo sempre più approfondito.

Un esempio di questo risiede nell’enigmatica Queenie Goldstein. Alison Sudol parla del suo personaggio come di una donna dalla profonda introspezione. Queenie è una Legilimens, ma non nello stesso modo in cui si potrebbe essere utilizzando l’incantesimo per leggere la mente: lei è in grado di leggere nel cuore delle persone, di sentire i pensieri e le emozioni degli estranei che la circondano senza volerlo. E’ un dono, ma anche una grande responsabilità. “Può farti sentire molto sola, avere qualcosa che ti differenzia dalla gente comune. Ovviamente, il legame tra Tina e Queenie è più profonda perché sa tanto su sua sorella, senza doverle chiedere niente. Questo la aiuta ad aiutare Tina. Ma lei deve anche proteggere se stessa ed essere consapevole di come [essere un Legilimens] la influenzi. Tina è la persona più sicura per Queenie da avere intorno” spiega la Sudol. “Più a lungo io la impersono e più approfondisco i poteri di Queenie . Ti fa capire davvero chi è, perché vede nelle persone. Lei non solo legge quello che  stai pensando, lei ti sta leggendo dentro”.

Essere una Legilimens significa che lei sta leggendo tutta la storia, che sta vedendo tutte le verità. Se riesce a capire abbastanza, riesce ad andare fino in fondo. Immaginate, di andare a una festa e di pensare di essere gli unici a sentirsi a disagio o fuori posto. Se si potesse sentire cosa pensano tutti gli altri, e si avvertisse che si sentono allo stesso modo, si riuscirebbe a stabilire un vero e proprio collegamento con la gente. Per lo stesso motivo, però, siccome è una donna, l’attenzione da parte degli uomini potrebbe essere molto difficile da gestire. Queenie non si vergogna del suo corpo o della sua auto-consapevolezza. Tranne che, beh, lei può sentire esattamente ciò che un uomo pensa di lei. Lei sa quello che tutti pensano di lei. Sarebbe scomodo, vero? A volte potrebbe sembrare che Queenie sia distratto o anche un po’ svampita, ma è solo che ci sono così tante informazioni nella sua mente per tutto il tempo. C’è molto da gestire, con questo potere”.

David Heyman ha spiegato che la storia si svela intorno al gruppo di quattro estranei, come è stato per Harry, Ron e Hermione. Animali Fantastici non è dark come la serie di Harry Potter, e non vi è sicuramente più umorismo, “ma, credo, c’è questa potenza emotiva e la ricchezza di carattere”. Heyman ha inoltre svelato che Eddie Redmayne (che non ha dovuto sostenere un provino) è stata la loro prima e unica scelta per Newt Scamandro: “Volevamo qualcuno che potesse interpretare le qualità dell’estraneo, ma che fosse subito simpatico e accattivante. Eddie è super-intelligente, è subito accattivante. Conosce sia la commedia che il dramma. E’ anche qualcuno che può esistere in qualsiasi tempo”.

Sull’aver scritturato Katherine Waterston per Tina Goldstein, Heyman dice: “Katherine è intelligente e sai, quando sorride, tutto il mondo si illumina. Lei è una di quelle persone che, come uno dei personaggi del film, è un po’ un’estranea. Ai margini della società, e la si può veramente vedere mentre cerca di fare la cosa giusta“.

Su Alison Sudol, Heyman afferma invece:” Se si guarda a Alison, lei è luminescente. Le telecamere la adorano, e si può capire il perché una persona come Dan [Fogler] sarebbe rimasta colpita da lei, e penso che lei sia davvero viva, con quegli occhi. Lei ha una vera bellezza interiore ed esteriore e penso che si stia gestendo fantasticamente, e ha una qualità eterea che era importante per la parte“.

Sulla gioia assoluta di Dan Fogler per essere stato scelto come Jacob Kowalski, Heyman spiega:” Penso che adori essere parte di questo universo. E lui è un grande comico, il che è stato importante per noi. Ma allo stesso tempo, può fare il dramma. E’ grande, molto divertente allo stesso tempo. Si sente l’umorismo e tutto il resto. In fondo c’è un lato entusiasta della vita, ma vi è anche una sorta di profondità e di verità nella sua performance”.

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Questa parte dello speciale termina qui, a presto con la terza parte!

 

 

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