Il Richiamo del Cuculo: ecco l’inizio del libro di Robert Galbraith
Il Richiamo del Cuculo è in tutte le librerie italiane e on-line. Ecco l’incipit del nuovo romanzo di Robert Galbraith (alias J.K. Rowling):
Perché sei nato al cader della neve?
Dovevi arrivare al richiamo del cuculo,
o quando verdeggiano i grappoli d’uvao quando sinuose le rondini si radunanoper volare lontano
dall’estate che muore.Perché sei morto al tosare del gregge?
Dovevi morire al cader delle meleal tempo funesto per le cavallette
quando i campi di grano son stoppie inzuppate
e del vento corre il sospiro
per la morte di ogni dolcezza.Christina G. Rossetti, Lamento funebre
Is demum miser est, cuius nobilitas miserias nobilitat.
È davvero sfortunato colui la cui notorietà
mette in piazza le sue sventure.Lucio Accio, Telephus
Il brusio si levava dalla strada come un ronzio di mosche. I fotografi erano ammassati contro le transenne presidiate dalla polizia, i lunghi zoom delle macchine fotografiche puntati, i respiri che si condensavano come vapore. La neve cadeva senza tregua su spalle e cappelli; dita guantate dovevano continuamente pulire le lenti. Ogni tanto partivano raffiche improvvise di clic, quando i paparazzi, per ingannare l’attesa, fotografavano la tenda di tela bianca nel mezzo della strada, davanti all’ingresso dell’alto palazzo di mattoni rossi e al balcone dell’ultimo piano da cui era caduto il corpo.
Dietro alla folla dei paparazzi ammassati c’erano furgoni bianchi con enormi parabole satellitari sul tetto, e giornalisti che parlavano neiIl brusio si levava dalla strada come un ronzio di mosche. I fotografi erano ammassati contro le transenne presidiate dalla polizia, i lunghi zoom delle macchine fotografiche puntati, i respiri che si condensavano come vapore. La neve cadeva senza tregua su spalle e cappelli; dita guantate dovevano continuamente pulire le lenti. Ogni tanto partivano raffiche improvvise di clic, quando i paparazzi, per ingannare l’attesa, fotografavano la tenda di tela bianca nel mezzo della strada, davanti all’ingresso dell’alto palazzo di mattoni rossi e al balcone dell’ultimo piano da cui era caduto il corpo.Dietro alla folla dei paparazzi ammassati c’erano furgoni bianchi con enormi parabole satellitari sul tetto, e giornalisti che parlavano nei microfoni, alcuni in lingue straniere, mentre i tecnici del suono li ascoltavano dalle cuffie. Tra una registrazione e l’altra, i giornalisti battevano i piedi e si scaldavano le mani con i bicchieri di plastica del caffè che arrivavano dal bar affollato, qualche strada più in là. Tanto per fare qualcosa, i cameraman con il berretto di lana filmavano la schiena dei fotografi, il balcone, la tenda che nascondeva il corpo, poi si spostavano per fare un’inquadratura più ampia, che includesse il caos esploso nella tranquilla strada innevata del quartiere di Mayfair, con la sua schiera di porte nere e lucide, incorniciate da portici di pietra bianca e affiancate da alberelli sagomati ad arte dai giardinieri. L’ingresso del numero 18 era circondato dal nastro di delimitazione della polizia. Nell’atrio si intravedevano gli agenti, alcuni con le tute bianche della Scientifica.La notizia era arrivata alle televisioni da diverse ore. La folla dei curiosi era già assiepata ai due capi della strada, tenuta a bada dalla polizia; alcuni erano arrivati apposta per guardare, altri si erano soffermati mentre andavano al lavoro.
Curiosi di sapere come continua la storia? Il Richiamo del Cuculo è in tutte le librerie italiane e on-line!
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