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Riassunto Pietra Filosofale / Capitolo 6: Il binario nove e tre quarti

Riassunto di Harry Potter e la Pietra Filosofale, Capitolo 6: Il binario nove e tre quarti

L’ultimo mese che Harry trascorse con gli zii non fu affatto divertente: Dudley appena lo vedeva urlava dalla paura, gli zii impazzivano tra la paura e il furibondo. Quando erano a tavola insieme era come se Harry non ci fosse.
Harry restava chiuso in camera sua con Edvige, la civetta, il cui nome l’aveva trovato nel libro Storia della Magia, e rimaneva sveglio fino a notte fonda per leggere i libri.
L’ultimo giorno del mese Harry ritenne giusto dire agli zii che il mattino seguente doveva andare a King’s Cross perchè aveva il treno alle 11:00.

Il giorno seguente i Dursley portarono Harry fino a King’Cross, lo zio gli caricò il carrello con le sue cose e lo spinse dentro la stazione e si fermò tra i binari 9 e 10 e, con un ghigno, se ne andò.
Harry chiese informazione a un poliziotto per sapere se c’erano treni in partenza per le 11:00, ma gli rispose che non ce n’erano. Ad un tratto sentì qualcuno che parlava di Babbani, e in quel momento arrivò un gruppetto con una signora grassottella e i figli tutti con i capelli rossi.
Harry le chiese come poter passare il tornello e la donna gli diede le istruzioni per arrivare al binario. Anche per Ron, un giovane ragazzo, era la prima volta ad Hogwarts.
Harry prese la rincorsa, attraversò magicamente il tornello e si trovò davanti a una locomotiva che riportava la scritta ‘Espresso per Hogwarts’, e vide il cartello Binario 9 e 3/4.

La stazione era gremita di ragazzini con le loro famiglie: Harry si fece largo tra la folla finchè non trovò uno scompartimento libero, sistemò Edvige, poi tentò di sollevare il baule ma per ben due volte gli cadde su un piede. Uno dei gemelli con i capelli rossi gli chiese se voleva una mano, ed Harry accettò volentieri. Il baule venne sistemato nello scompartimento e in quel momento i gemelli Weasley videro la ciccatrice sulla fronte di Harry e lo riconobbero subito.
Harry si mise a sedere vicino al finestrino: seminascosto, guardava la famiglia Weasley, quando il treno si mosse, e vide la madre salutare i figli. La porta dello scomparto si aprì ed entrò il più piccolo dei ragazzi con i capelli rossi, Ron, che chiese di sedersi dato che il treno era tutto occupato.
Ron era curioso della cicatrice di Harry, mentre Harry voleva sapere più informazioni sulle famiglie dei maghi, dato che non sapeva nulla. Ron raccontò della sua famiglia, poi tirò fuori un topo grigio di nome Crosta dalla tasca.

Dopo una scorpacciata di cioccorane e gelatine tutti i gusti +1, qualcuno bussò alla porta: era Neville, un ragazzo con un faccione rotondo che cercava disperato il suo rospo.
Ron era nell’atto di fare un innocuo e divertente incantesimo al suo topo quando la porta si aprì di nuovo: Hermione Granger, una ragazza saputella si presentò e quando riconobbe Harry, rimase entusiasta.
Infine, Hermione consigliò loro di cambiarsi e mettersi le divise dato che sarebbero arrivati entro poco. Discutendo di Hogwarts, Hermione sperava di essere destinata a Griffondoro, la casa migliore a sua discrezione, mentre Ron sperava di non essere nella stessa casa della ragazza.
Dopo aver scoperto i nomi delle case e aver parlato di Quidditch, lo sport più amato dai maghi, si spalancò di nuovo la porta dello scomparto: erano tre ragazzi, e Harry riconobbe uno dei tre, che aveva visto a Diagon Alley. Draco Malfoy aveva gli occhi malvagiamente accessi, alla notizia che Harry Potter viaggiava verso Hogwarts e poi presentò i suoi amici Tiger e Goyle.
Draco offrì la sua mano in segno di amicizia, ma Harry, che riconobbe un viscido tranello, rifiutò senza esitare.

Arrivati alla stazione di Hogsmeade, si radunarono con quelli del primo anno e seguirono Hagrid per un sentiero ripido e stretto. Poco dopo videro il castello illuminato, e tutti rimasero affascinati.
Delle piccole barche aspettavano gli studenti, per attraversare il Lago Nero e godersi il magnifico spettacolo. Dopo essere passati sotto una cortina di edera, e poi in un lungo tunnel buio, raggiunsero una sorta di Porto sotterraneo, che portava dritto sotto il Castello.
Hagrid trovò su una barca un rospo, che si riconobbe come Oscar, l’animale di Neville che era ancora alla ricerca. Gli studenti poi, si arrampicarono lungo un passaggio nella roccia, preceduti dalla lampada di Hagrid, e finalmente emersero sull’erba morbida e umida proprio all’ombra del Castello. Salirono la scalinata di pietra e si affollarono davanti all’immenso portone di quercia, dove Hagrid bussò tre volte.

Riassunto a cura di fiore67.
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