Sei ancora appassionato di Harry Potter?

Ma così tanto da farti vibrare dall’emozione come una decina di anni fa?

Se si, allora sei un po’ come me. E credo come tanti altri.

Alla fine sono passati ben 10 anni da quando è uscito l’ultimo libro della saga. E ben 20 anni da quando è uscito il primo.

Com’è possibile che tu, io e tanti altri siamo ancora così appassionati?

Domenica scorsa sono stato a Milano al Teatro degli Arcimboldi ad assistere a “Harry Potter e la Pietra Filosofale – in concerto”.

È stato strepitoso.

Sentire l’orchestra suonare dal vivo delle note così familiari durante la proiezione del film è stata un’esperienza incredibile.

La cosa che più mi ha colpito, però, è che il pubblico rideva e partecipava alla storia proiettata sullo schermo con un gusto tutto nuovo.

Sembrava la prima volta che quelle persone vedevano il film.

Eppure è un film uscito 16 anni fa. Quindi visto e rivisto.

Eppure la gente rideva e sospirava allo scorrere della storia, come se fosse la prima volta.

Cosa rende possibile tutto questo?

Sicuramente vedere il film con l’orchestra che suona dal vivo, ha coinvolto il pubblico come in uno spettacolo teatrale.

Ad ogni modo, quella di J.K. Rowling è stata una storia che ha parlato al cuore e all’esperienza vera di tante persone.

Chi non si rispecchia in una storia che parla di amicizia, di amore, di fatiche da affrontare e del bisogno di sentirsi voluti bene?

Io credo che questa sia stata la chiave di volta della saga di Harry Potter. Non so se la Rowling ne fosse cosciente o meno, ma una cosa è certa.

Lei è partita dalla sua esperienza.

Un esempio tra tutti? I dissennatori.

Si, i dissennatori. Cosa c’entrano, ti starai chiedendo?

Te lo spiego subito.

La Rowling prima di diventare una famosa scrittrice, si era sposata ed è andata in Portogallo ad insegnare inglese in una scuola. Ha avuto la sua prima figlia e poi è arrivato il divorzio.

Questo l’ha fatta cadere in uno stato profondo di depressione.

C’era solo sua figlia che la teneva in vita. Si stupiva del fatto che nonostante fosse depressa e senza soldi, sua figlia era viva tutte le mattine al suo risveglio.

Questo episodio si è riversato nei suoi libri. Infatti la Rowling descrive i dissennatori come

“le creature più disgustose della terra [che] svuotano di pace, speranza e felicità l’aria che li circonda” (Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban)

Non ti sembra una descrizione perfetta di cosa vuol dire sentirsi depressi?

Ecco, questo è solo uno dei tanti esempi che, secondo me, rende la storia di Harry Potter vera e attinente alla vita di ognuno.

Anche tu potrai trovare qualche episodio o qualche particolare di questa storia in cui ti trovi descritto.

Questo testimonia il fatto che, nonostante siano passati molti anni, chi è stato preso da Harry Potter, è ancora preso anche oggi.

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Mettere insieme persone prese dalla stessa passione.

Anche oggi ci troviamo ancora, in tante forme diverse, per condividere questa passione.

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Il Master

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