Incredibile come J.K. Rowling abbia disseminato indizi tra i sette libri della saga, tutti collegati tra loro. Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban è stato pubblicato nel 1999; Harry Potter e i Doni della Morte è stato scritto nel corso del 2006. Molti anni sono intercorsi tra questi libri eppure, J.K. Rowling aveva già ben in mente come procedere.
Ecco i dettagli dei collegamenti tra Il Prigioniero di Azkaban e gli altri libri della saga:
Il debito di Minus
«Minus ti deve la vita. Hai mandato a Voldemort un aiutante che è in debito con te […] » chiese Harry trasecolato
«Non voglio nessun legame con Minus» esclamò Harry «Ha tradito i miei genitori.»
« Questa è magia della più profonda e impenetrabile, Harry. Ma credimi…forse verrà un giorno in cui sarai molto felice di aver salvato la vita a Minus.»
(Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, pag. 359, prima edizione febbraio 2000)
Riferimento al fatto che Peter Minus alla conclusione della saga, salderà il debito che aveva con Harry togliendosi la vita e dando l’occasione ad Harry di scappare da Villa Malfoy.
(indizio trovato da Granger90)
Le profezie della Professoressa Cooman
«Lo sai, Harry, che credo proprio di sì?» disse pensieroso. «Chi l’avrebbe mai detto? E con questa le sue vere profezie salgono a due. Dovrei offrirle un aumento di stipendio…»
(Silente, Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, pag. 359, prima edizione febbraio 2000)
Qui Silente si riferisce chiaramente alla profezia della Cooman riguardo al legame tra Harry e Voldemort, profezia che conosceremo solo nel quinto libro, Harry Potter e l’Ordine della Fenice.
(indizio trovato da LiLyEvaNs)
La Coppa del Mondo di Quidditch
Al termine del libro, Ron invita Harry ad andare da loro l’estate imminente per partecipare alla Coppa del Mondo di Quidditch, evento che apre il quarto libro Harry Potter e il Calice di Fuoco.
«Stavo solo pensando alle vacanze». «Sì, ci stavo pensando anch’io» intervenne Ron. «Harry, devi venire da noi. Sistemo le cose con mamma e papà e ti chiamo. Adesso lo so come si usa un feletono…»
(Ron, Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban, pag. 363, prima edizione febbraio 2000)
Inutile negare la grande abilità di J.K. Rowling nell’aver disseminato tutti questi particolari.