È il giorno del 12° compleanno di Harry, ma nessuno dei suoi nuovi amici conosciuti ad Hogwarts ha inviato alcun messaggio di auguri. Anzi, a dir la verità per tutta l’estate Harry non aveva ricevuto alcun messaggio da nessuno del mondo magico. Per questo era triste e si sentiva molto solo.
Appena tornato a Privet Drive, zio Vernon aveva requisito tutte le sue cose magiche e le aveva chiuse a chiave nel ripostiglio del sottoscala. Solo Edvige, la sua civetta, poteva stare nella camera di Harry al primo piano, ma anche lei era chiusa sotto chiave nella sua gabbietta.
I Dursley erano molto agitati perché quella sera avrebbero avuto a cena i Mason, un cliente con cui zio Vernon sperava di concludere un affare molto importante per il lavoro. Tutti i Dursley erano pronti per fare la propria parte. Harry, invece, dopo essere stato sfruttato per sistemare il giardino, dovette andarsene in camera sua facendo finta di non esistere per non intralciare la serata.
Ma una volta arrivato in camera c’era qualcuno ad aspettarlo.
