L’importanza (e il peso) di chiamarsi Harry Potter
Chiamarsi Harry Potter e non avere poteri magici è una bella fregatura. Un vero Harry Potter esiste: è nato a Portsmouth (in Inghilterra) nel 1989 e aveva 8 anni quando è stato pubblicato il primo libro di J.K. Rowling. Un semplice caso di omonimia si è trasformato in un incubo per il Harry Potter. Dice Harry: “Nessuno crede che stia dicendo la verità sul mio nome. Alla mia ragazza ho dovuto mostrare il mio passaporto, la mia carta di credito e la mia patente per convincerla che non stavo mentendo”.
Quando Harry riesci a convincere gli altri, la tortura non è finita: “Prima non credono che il mio nome sia vero, poi pensano che sia esilarante. Gioco a football e nelle cronache delle partite ci sono sempre frasi come ‘Harry Potter ha gettato un incantesimo sulla difesa’ e cose così”.
Il povero Harry Potter, poi, somiglia parecchio a Daniel Radcliffe e ha perfino una cicatrice sulla fronte. Il nome a volte può segnare il nostro destino!
Fonte: Bambini.eu
Gia! bella rottura di scatole! dire a tutti che ti chiami cosi e tutti credono che li pigli per il sedere! al tg ho visto che stracciava un libro di HP! si vede proprio che è una vera tortura! detto fra noi a Daniel non ci assomiglia per niente, azzarderei dire che è quasi meglio lui! quasi!
Ma poveretto xD
Sì in effetti lui pare pure meglio di Daniel, che diciamocelo, non è quel gran che =)
Però essere Harry POtter avrà pure qualche lato positivo, povero lui.
poverino, non è colpa sua se si chiama Harry Potter, infatti all’apparenza può sembrare fico chiamarsi così, però ti rovini la vita!!! 🙂
Povero!Chissà che fastidio ogni volta che ti presenti a qualcuno e questo non ti crede!e poi alle partite,che seccatura!